Bonding e massaggio neonatale.

Le osservazioni sullo sviluppo del feto nel grembo materno, ci dicono che le funzioni cutanee si sviluppano per prime dall’ectoderma (lo strato più esterno dei foglietti embrionali). A 6 settimane, il feto risponde al contatto prima che gli occhi e le orecchie siano formati.
Il tatto è la prima funzione sensoriale a formarsi; è il primo mediatore tra il nostro organismo e il mondo esterno.
Anche dopo la nascita il tatto ha una funzione fondamentale per la stessa sopravvivenza del cucciolo d’uomo.
Gli studi classici di Harlow (anni ’50) sui primati, le ricerche di Spitz sui bambini deprivati affettivamente ed i contributi sperimentali più recenti (Montagu, Field, Klaus), ritengono che il contatto intenzionale della diade mamma – bambino sia funzionale al benessere di tutti gli attori della relazione.
Se tutto va bene, questo contatto avviene naturalmente, madre e bambino restano assieme dopo il parto, si crea una “fusione” dei due corpi (il cosiddetto pelle a pelle) che da contenimento al piccolo e lo aiuta nel difficile adattamento alla vita exrauterina.
L’esperienza dell’abbraccio, dell’allattamento al seno e più avanti del bacio, delle “coccole”, del contatto visivo, della voce della mamma che parla al bambino, mettono in evidenza il fatto che si è formato un legame speciale e permanente: il bonding.
Purtroppo esistono una serie di elementi che possono ostacolare il naturale processo del bonding.
Alcuni esempi possono essere:
- Separazione tra bambino e mamma alla nascita – parti prematuri, cesarei, malattie della mamma o del bambino, ecc.
- Impossibilità della mamma di allattare al seno.
- Parti gemellari e plurigemellari e conseguente difficoltà ad instaurare quel legame speciale con ogni bambino.
- Depressione post partum della mamma.
Sebbene sia auspicabile che il bonding “parta” immediatamente dopo la nascita, questo non significa che laddove ci siano ostacoli e/o difficoltà esso non partirà mai più.
Un elemento molto interessante di questa teoria sta nel fatto che è sempre possibile, sia pure con maggiore difficoltà, instaurare questo legame speciale.
L’esperienza del massaggio neonatale supporta e favorisce il genitore ed il bambino nella costruzione di questo legame. Attraverso il contatto fisico, il rispetto verso il bambino, la ricerca di un tempo speciale per il genitore ed il bambino, il massaggio aiuta la realizzazione del bonding anche laddove sia stato difficile nelle primissime ore di vita del neonato.
anche laddove tutto sia andato per il verso giusto, il massaggio fortifica il legame pre-esistente e lo alimenta continuamente, accompagnando genitori e figli durante il percorso di crescita.
Dalle ricerche di Field (1996) si evidenzia che i bambini massaggiati piangono meno, hanno una migliore qualità di veglia e dormono bene; con 6 settimane di massaggio, migliorano nell’umore e nella socievolezza.
Anche le mamme nel toccare e massaggiare i propri figli stanno meglio e si fortificano in quanto hanno una migliore percezione nel loro vissuto di mamme e un innalzato senso di autoefficacia.
CREATTIVA propone periodicamente corsi di massaggio infantile per genitori, donne e coppie “in attesa”.
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Angela Nitti – insegnante di massaggio infantile AIMI
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